Cadere e rialzarsi

Se  sei motociclista, almeno una volta nella vita sei caduto dalla moto.

Anche piú di una volta.

A volte in movimento, altre da fermo.

immagine presa da una recensione di roadbookmag

A me é successo spesso.

• Nel 98, quando parcheggiavo la Honda XL600. Troppo alta per me a quei tempi: sia per la mia statura (1,75) che per il mio peso (50 kg).
• Cercando di avviare la Hornet con la batteria scarica spingendola: finí che la moto accesa correva piú veloce di me (avevo lasciato una marcia troppo alta)
• Con la MT-03 del 2008. Da fermo. Si impiglió il pantalone sulla pedana e non riuscii a mettere il piede a terra.
• Sempre con la MT-03, ma in movimento, a causa del brecciolino. Piegai il manubrio, distrussi il paramano sinistro, grattai il gomito della giacca e il serbatoio. (e vi confesso che tutt'oggi il brecciolino mi mette parecchio in allerta).

Una volta vidi un amico non appoggiare bene il piede (come me al semaforo) e rotolare dentro un fosso a bordo strada. Non si fece nulla per fortuna. Ancora rido se ci penso.

Di recente una caduta é capitata anche ad una ragazza che conosco. Le protezioni hanno evitato il peggio ma ne é uscita scossa. Tanto che ora non se la sente di risalire in sella. Vorrebbe. Ma la presenza di auto attorno a lei la preoccupano e non viaggia piú serenamente come un tempo.

E quando sei piú preoccupato che sereno non riesci piú a goderti la moto. Inoltre pensare a potenziali errori ti fa fare errori: finisci a focalizzarti su cosa NON devi fare e tralasci cosa dovresti fare veramente!

Ripartire dopo il trauma di una caduta

Ho cercato un po' su Google senza trovare nulla. Scrivendo "trauma" il motore di ricerca restituisce risultati su incidenti e fratture ma nulla riguardo la psicologia del risalire in sella.

Volendo aiutare questa ragazza ho cominciato a pensare: dopo la mia caduta sul brecciolino cosa ho fatto per tornare in sella?

Il primo pensiero andó alle cause: cosa ho sbagliato? era evitabile? É stata colpa mia?
La colpa si divise: forse ho commesso un errore strizzando il freno anteriore... Ma forse anche le gomme non erano proprio nuove. Trovai due soluzioni: cambiare le gomme e imparare a usare di piú il freno posteriore.

Le cose migliorarono ma ero sempre un po'teso. Per vari motivi poi vendetti la MT-03 e mi dedicai al sidecar che usavo al posto dell'auto. La moto che presi successivamente fu una Beta Jonathan... un piccolo custom. Stabile ed economico. Il piccolo mono spingeva decisamente meno e affrontavo le curve con piú serenitá. Quando passai alla MT-09 pretesi che avesse ABS e controllo di trazione! Con tutta quella potenza non volevo fare la fine di "puó accompagnare solo".

Cosa mi ha insegnato questa esperienza?
Ho imparato che per aumentare la propria sicurezza alla guida buona parte del lavoro é usare un mezzo di cui ci fidiamo. Se ad esempio le gomme sono vecchie non potremmo affidarci ad esse; meglio cambiarle.
Anche l'uso di protezioni, airbag, guanti, casco integrale o qualunque cosa possa farci sentire piú sicuri puó far parte della strategia.
Ho imparato che non si smette mai di imparare e ho letto diverse guide, libri ecc sulla guida sicura: come affrontare le curve o farsi notare dagli automobilisti.
Se siete mattinieri potreste fare un po' di pratica quando il resto della cittá dorme!

Riassumendo: la mia personale strategia, seppur approssimativa, é basata su due cardini:

• veicolo
• pilota

Per il primo serve un meccanico e qualche ricambio... Eventualmente considerare di cambiare il mezzo: piú alto, basso, sportivo o custom. Non importa cosa scegliate. Cercate di percepire il feeling.

Per il secondo ci vuole tempo, pratica e passione per risalire in sella e ritrovare la fiducia nella strada.
Quanto tempo? dipende.
L'importante é non avere fretta e tornare in sella un po' alla volta.