cavalcando l'unicorno verde

Un tizio in un video ha definito questa moto un unicorno... una rara creatura mitologica che solo pochi dicono di aver visto. Nel mio caso é verde; personalmente l'avrei definita blu; al massimo color petrolio... ma nei listini quel colore lo definiscono verde. Esiste anche in diversi tipi di rosso e di blu.... a seconda delle "annate".

cosa rende questa moto tanto rara? Probabilmente il fatto che sia stata prodotta solo per pochi anni e venduta in un numero limitatissimo: l'elevato costo d'acquisto era un ostacolo notevole e il segmento delle sport tourer di grossa cilindrata nemmeno esisteva!

Yamaha GTS1000 la moto dal futuro

Questa moto possiede alcuni accorgimenti che la rendono fuori dal comune allora come adesso.

Oggi qualunque moto possiede un motore ad iniezione... ma nel 93? Cercando su google pare che la Moto Guzzi California lo avesse.... forse poche altre; la maggior parte manterrá i carburatori per molto tempo.

Era dotata di catalizzatore, prima dell'introduziuone delle norme euro introdotte per le moto nel 99 (per le auto sono state introdotte nel 93). Era giá euro 1 senza sapere di esserlo!

Anche il telaio sarebbe rivoluzionario: una sorta di guscio che avvolge il motore e da cui partono il braccio oscillante anteriore e la forcella posteriore. Su questa struttura, grazie a dei telai secondari si sviluppa il resto della moto. Nonostante pesi 270kg la distribuzione delle masse la rende agile e maneggevole; mai quanto una "streetfighter" ma ben piazzata in autostrada. Nota: parcheggiare sempre il muso "a monte"!

Arriviamo al pezzo forte: Ho scritto braccio oscillante? L'ho scritto. Infatti la forcella anteriore non é una forcella ma un singolo braccio oscillante posizionato in orizzontale con un corposo mono-ammortizzatore a gestirne il movimento. Il freno a disco anteriore é enorme e autoventilato (come quelli di un'auto sportiva) e montato al centro della ruota.

Tutti accorgimenti che mantengono una incredibile stabilitá, anche nelle piú brusche frenate! (Telelever BMW fatti da parte!)

Piccoli grandi comfort

Nata come sport tourer integra l'aspetto di una sportiva con la capacitá di carico di una tourer. Poteva essere equipaggiata con due enormi valige laterali. Sono abbastanza grandi da contenere un casco integrale (Cosa molto comoda se si fa una gita ma non ci si vuole portare dietro il casco quando si parcheggia) o un kit da campeggio (in una borsa la tenda, e lo zaino, nell'atra il sacco a pelo, la stuoia e l'antipioggia)... qualcuno monta anche il bauletto posteriore.... ma li ho sempre trovati orribili. Non fatelo.

Avendo un sacco di cose montate "in basso" avanza un sacco di spazio nella parte superiore. Dove dovrebbe esserci il serbatoio ci sono anche i filtri dell'aria e sopra di essi, integrato nella carena c'é uno spazio dove potrete conservare il portafogli e il biglietto dell'autostrada o una merenda calda... Si calda: quello scomparto, molto vicino ai filtri tende a scaldarsi un po' (questo inverno ci metteró un panino e vediamo come ne esce).

Il cupolino. Non avevo mai avuto una moto con un cupolino... Ne' con una carena cosí ampia. Ininfluente in cittá.... le cose cambiano quando si viaggia piú veloci. Sono curioso di testarla in pieno inverno. Molti lo rimpiazzano con dei "cupoloni" (a mio avviso inguardabili).

Ha anche dei difetti

La posizione di guida come tourer non é il massimo: i semimanubri costringono a caricare un po' sui polsi... per evitare l'affaticamento bisogna sfruttare un po' gli addominali.

Il peso di 270 kg si fa sentire nelle piccole manovre o nel metterla sul cavalletto centrale; qua il confronto lo vince la bmw: ho messo una 1100rt sul cavalletto centrale al primo colpo senza nessuno sforzo; per issare questo pachiderma devo prendere lo slancio e non mi viene al primo colpo!

Voleva essere una sport tourer.... ma non le é venuto bene: troppo pesante per essere sportiva, troppo sportiva per essere tourer. In un confronto con moto di ultima generazione (ad esempio la Z1000SX) queste sono piú leggere e comode...

Una moto storica che si presta a restyling moderni

Un mezzo storico e che, in silenzio, nel suo piccolo, ha lasciato una traccia... un segno della voglia di sperimentare cose nuove di Yamaha.

Per chi non la volesse mantenere come moto storica, il telaio Omega é una ottima piattaforma e permette di costruirci sopra qualunque cosa, senza intaccarlo e modificando solo le sovrastrutture...

del resto il progetto originale si chiamava "morpho"!

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