Grotte del Caglieron

Fa caldo. Meglio puntare sui colli... magari li farà più fresco.
Che ore sono? Le 14.00 Controllo google maps per vedere se ci son posti che non ho ancora visitato e che sian papabili.

Grotte! Le grotte sono fresche!
Inoltre la mia ragazza voleva far delle foto.
Carichiamo zaini, macchine fotografiche e cavalletto nel sidecar e partiamo verso le grotte del Caglieron

Puntiamo verso bassano del grappa, da li dovremmo poter salire indisturbati verso Possagno. Ma a bordo di un sidecar che pare uscito dalla seconda guerra mondiale non si viaggia quasi mai indisturbati. Sorpassiamo un furgone bianco con le 4 luci di posizione lampeggianti e di cui non si comprendono le intenzioni. Poco dopo lo stesso furgone ci affianca e ci fanno dei segni incomprensibili. Accosto, un po' credendo che mi vogliano segnalare un malfunzionamento del mio mezzo e un po' temendo di fare un incidente (mi hanno affiancato in una strada a due corsie ed un sidecar è largo quanto un'auto). Il furgone accosta più avanti e scende un tizio che, con accento dell'est, comincia a farmi domande sulla moto e chiede se ho amici che ne vogliono uno in quanto lui ne ha da vendere. Liberatici dell'individuo in questione superiamo Bassano e ci immergiamo in paesaggi che ci fanno scordare il bizzarro personaggio. Ci abbandoniamo a curve, dolci saliscendi collinari che lasciano scorgere a tratti villette da sogno, villette e alberi da frutto.

Giunti a possagno per la nostra prima tappa: il tempio Canoviano. Imponente chiesa costruita nel 1832 (lavori gestiti dal Canova finoa al 1822, anno della sua morte, terminati dal fratellastro Giovanni Battista Sartori nel 1832)

Le grotte del Caglieron

Dopo la breve pausa ripartiamo perdendci nelle campagne collinari e giungiamo alle grotte del Caglieron attorno alle 18.00 (orario di bassa affluenza per la domenica) Troviamo parcheggio abbastanza rapidamente e ci lanciamo all'esplorazione delle grotte! Il percorso è breve. Molto breve. Penso che si possa fare tutto in 15 minuti con un passo tranquillo. Dalle foto e video su internet pareva essere una struttura molto più ampia.

Le passerelle sono tutte in legno e devo ammettere che si sposano bene col paesaggio: in certi frangenti pareva di star nella contea degli hobbit! A tal proposito in una foto potrete vedere la curatrice di DoveTiPorto mentre esplora e fotografa la zona alla ricerca di nuove mete (a differenza mia lei cura il suo blog a tempo pieno... io scrivo un diario quando posso).

La "contea degli hobbit" con la curatrice di DoveTiPorto
Lungo il percorso ci son ben due punti di ristoro: un piccolo chiosco che fornisce panini e bibite ed un ristorante costruito su un vecchio mulino ad acqua (organizzate una cena li se volete fare un figurone con la vostra ragazza). Visto che il giro è stato breve siamo stati attratti da una deviazione che portava alle "rovine del castello". Non seguitela se cercate un castello. Le rovine sono pochi sassi e il castello era decisamente minuto! Devo ammettere che la prima salita che ci ha fatto sudare un po', ma una volta addentrati nel bosco il panorama torna ad essere idilliaco in stile foresta incantata.

Il ritorno lo abbiamo fatto su strade di pianura e ci ha regalato un tramonto stupendo. Il sole è scomparso dietro le colline ma illuminava ancora il cielo con sfumature tra il blu notte e l'arancione.

Commenti

  1. Grazie del post, interessante. Una domanda: l'ingresso alle grotte e dintorni è gratuito, o si paga?

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    1. Sia ingresso che parcheggio sono gratuiti.
      Il posto è ottimo se non hai molta voglia di camminare ma cerchi paesaggi suggestivi. Il percorso è ben segnalato.

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  2. Grazie del post, interessante. Una domanda: l'ingresso alle grotte e dintorni è gratuito, o si paga?

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    1. Sia ingresso che parcheggio sono gratuiti.
      Il posto è ottimo se non hai molta voglia di camminare ma cerchi paesaggi suggestivi. Il percorso è ben segnalato.

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